domenica 25 dicembre 2011

Una vita senza sogni è come un Natale senza Amici

Merry Christmas! One Merry hot Christmas! Eh già per la prima volta nella nostra vita ci siamo goduti un Natale al caldo!
Una giornata splendida, con il cielo azzurro che contradistingue questo paese e il sole veramente caldo.
30 minuti di autobuss separano Perth City da Scarbo, per il momento la spiaggia più bella che io abbia visto qui. In puro stile Aussie appena giunti alla fermata Scarbarough Beach, mentre ancora me stavamo in bus, prendo le ciabatte e le carico nello zaino, deciso che questo Natale sarebbe stato all'insegna del mare e della libertà.
Gli australiani lo fanno spesso, girano scalzi ovunque, sono capaci di entrare al ristorante scalzi e andare scalzi pure al bagno. Io naturalmente non lo faccio, loro ormai c'hanno gli anticorpi. Ma oggi doveva andare così. Che poi se glielo chiedi per loro è normale, sentire il calore della terra sotto i piedi. In ogni caso ogni tanto si può fare. A me piace moltissimo!
Il mare era molto mosso, con onde alte un paio di metri e una potenza incredibile! Sofia non riusciva ad andare più di un 5 metri dalla costa, tanto forte era la risacca e la forza dell'oceano.
Per fare cominciare bene la mattinata ci hanno accolti in spiaggia con la sirena antisqualo, l'elicottero e i motoscafi. Quest'anno sembra essere abbastanza anomalo per l'argomento squali, se ne avvistano molti. Ieri ne sono stati avvistati 10! Proprio lì dove eravamo noi. E va beh, questa è l'Australia!
Ora a fine giornata abbiamo portato a casa una pancia bella piena dalla mangiata al BBQ e io i miei piedi veramente sporchi. Ma niente che una doccia non risolva!
Purtroppo questo Natale ormai passato si è portato via con se pure Amigo, una ragazza di Taiwan conosciuta qui a Perth e alla quale ci eravamo affezionati, essendo lei molto simpatica. Quando tornerà a casa avrà imparato più italiano che inglese. Ma il suo viaggio è ancora lungo, e pure il nostro. Spero ci si possa rincontrare magari a Melbourne sua prossima destinazione o chi sà.
Passate tutti un buon natale e delle buone feste!
Un Abbraccio,
                      Zyggy

venerdì 16 dicembre 2011

C'è sempre tempo per lanciare una parola, ma non sempre per riprenderla.

Si lo so che ultimamente non sono proprio un bravo Blogger, ma il tempo passa molto veloce, i giorni si susseguono e dall'ultima volta che ho scritto non è cambiato poi molto. Allora stamavamo ricercando lavoro, ora la ricerca continua. La settimana scorsa abbiamo lavorato il venerdì e il sabato per il Glaucester Park, dove si svolgono le corse di Ippica, e fortunatamente pagano abbastanza bene!
Siamo ancora entrambi senza lavoro perchè vittime sfortunate di giochi del fato. Diciamo che sofia dopo due giorni aveva già trovato un lavoro a un circolo privato di tennis su Fritzgerald St. Le avevano già fatto il piano di lavoro fino a metà gennaio, se non che alla vigilia del primo giorno di lavoro il furbastro le scrive un messaggio con scritto: "Hey Sofia.. Sorry however another girl had a lot more experience." No words!
Io invece ho fatto la prova in un ristorante a Claremont, e sebbene a mio giudizio fosse andato tutto benino, dopo 5 giorni di attesa e chiamate varie mi hanno detto che ne hanno trovato un altro.
.... but not worries! Oggi abbiamo un altra interview. Speriamo bene.
Una volta trovato un lavoro aggiornerò più spesso, anche perchè probabilmente avrò qualcosa in più da raccontare.
Un abbraccio,
                     Zyggy

martedì 6 dicembre 2011

Il coraggio di immaginare alternative è la nostra più grande risorsa, capace di aggiungere colore e suspense a tutta la nostra vita

Immaginare alternative per chi viene in Australia con il Working Holiday è il prerequisito massimo! Tutto qui cambia. Una volta un ragazzo mi disse che in ogni caso qui fai quello che vuoi fare e, anche per questo, tutto cambia molto velocemente. Oggi ti trovi a lavorare in un ristorante, poi succede che cambi, fai una prova in un posto, un interview in un altro posto, e magari ti ritrovi punto a capo. Così è successo pure a noi. Lavoravamo in un ristorante in cui non ci trovavamo male, ma facevamo poche ore. Abbiamo cambiato ristorante in cui lavoravamo tranquillamente, ma poi il titolare si è inventato di insultarci un paio di volte. Naturalmente non permetto atteggiamenti del genere, perchè ci deve essere rispetto, e mi sono fatto valere. Risultato: rapporto di lavoro chiuso a fine serata. Ma per 15$ all'ora il minimo non accetavamo proprio di essere trattati così!
Ora siamo di nuovo punto e capo. Dobbiamo ceercare un lavoro, ma certamente non più da italiani. Ieri abbiamo avuto un interview, oggi andiamo a vedere a Mnt Lawley paese dove abitiamo, e domani in un agenzia che cercano lavoratori fuori città, nei Country Hotel o Country Pub per il periodo festivo. Così abbiamo pensato di prendere in considerazione il lavoro nell' Outback per questo periodo, subaffitando la stanza in modo che una volta di ritorno dalla città abbiamo comunque un posto sicuro dove dormire.
Adesso vedremo.
Ci sono molte possibilità ma bisognerebbe lasciare la città, e noi qui ci siamo un pò affezionati al solito bar, e alle nostre piccole routine.
"La vita è un biscotto, ma se piove si bagna"




Un abbraccio,
                     Zyggy

venerdì 25 novembre 2011

Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo

Oggi vi devo parlare di lavoro seriamente. Cercherò di non parlare di noi ma di alcuni must che devono essere rispettati dai datori di lavoro.
Quando voi giovani coraggiosi avventurieri come noi arrivete in Australia, qualsiasi sia la vostra prima metà, so già che nel giro di qualche giorno vi getterete, CV alla mano, a cercare un lavoro. Chi in farm, chi in città. Chi chef, chi kitchen hand, chi waiter/waitress. Nel momento in cui la vostra, vedrete, stancante ricerca vi condurrà a dei risultati, dovrete dimostrarvi pronti e preparati su questi aspetti:
  •  DOCUMENTI CHE DOVETE DARE AL DATORE;
  • VOSTRI DIRITTI VERSO IL DATORE;
  • .......DOVRETE RISPONDERE AL TELEFONO QUANDO MAGARI VI CHIAMERA'!
Lo so, lo so. L'ultima è tremenda. Non ditelo a me. Ma andiamo con ordine.


DOCUMENTI CHE DOVETE DARE AL DATORE

Nel momento in cui siete stati invitati ad affrontare il vostro primo giorno di lavoro del primo lavoro, ma non solo, dovrete portarvi con voi SEMPRE e SENZA ESCLUSIONE PER NESSUNO E NIENTE, le carte del conto bancario che avete aperto in Australia (l'avete già aperto vero?! Se non l'avete fatto, correte alla Commowealth Bank più vicina, o alla NAB, o alla ANZ, beh avete solo l'imbarazzo, tutte costano zero!), il TFN (avete fatto pure questo vero?! NO?! beh vi do il link così rimediate subito http://taxfilenumberaustralia.com.au/?gclid=CJCxnpi806wCFSRKpgodmmxNrA ), e in alcuni casi il passaporto.

Perchè prima ho scritto "  SEMPRE e SENZA ESCLUSIONE PER NESSUNO E NIENTE", perchè se non ve li chiedono siete lavoratori in nero! Lavorare qualche ora in nero o un paio di settimane può non vi sarà grave, ma se lavorerete magari sei mesi per un datore di lavoro che vi tiene in nero, che vi darà solo "cash in hand", vi capiterà a fare il vostro viaggetto per rinnovare il medicare in Asia o in New Zeland, e al ritorno troverete degli agenti doganali Australiani, o magari Indiani-Australia che vi faranno il terzo grado chiedendovi come vi siete mantenuti sei mesi in OZ, chiedendovi magari i vostri estratticonto italiani, o addirittura quelli dei vostri genitori. Questo semplicemente perchè trammite i soldi che i datori di lavoro Australiani vi verseranno sono la testimonianza che voi state o abbiate lavorato, e naturalmente essendoci i versamenti voi dimostrate di lavorare in regola e pagare le tasse, che in fine potrete comunque riprendervi.
Quindi se non ve li chiedono, o vi dicono che la dichiarazione dei redditi è in Luglio e a loro non servono.... soffermatevi a pensare "WTF"..

VOSTRI DIRITTI VERSO IL DATORE
Semplici semplici per i lavori più semplici!
Minimo in regola potete lavorare 3 ore. Quindi se lavorate tipo 2 e mezza, sappiate che non siete in regola e che non ammissibile per legge. Vi dovrebbe pagare 3 ore in ogni caso. In più dovete richiedere di esser pagati in banca (per il discorso sopra fatto). Devono darti anche una Superannuation, che è la pensione australiana, per l'ammontare del 9% del tuo stipendio. Per questo vinci pure un tesserina colorata!

Se lavorate 5 ore o più avete diritto a una pausa di 20 minuti, altrimenti no.
Non so di preciso la percentuale delle tasse che pagherete, ma fate conto che su 20$ /h voi dovreste pagare 2$. Ma è un conto un pò alla carlona. (Prometto che ogni mi informo meglio e aggiorno questa parte!)

.......DOVRETE RISPONDERE AL TELEFONO QUANDO MAGARI VI CHIAMERA'!
Porca Gioia! Se non avete un bell'inglese, già allenato magari con l'accento Aussie, sarà da ridere, o da piangere a secondo di come reagisce il vostro carattere. Spesso chi chiama non si ricorda mai che ha a che fare con Backpackers, di origine non australiana, e parla veloce come un ragazzo, e vi accorgietere che vi ha posto una domanda solo perchè dopo dieci secondi sentirete una pausa... una lunghissima e imbarazzantissima pausa. Se chiedete di ripetere ripeteranno tranquillamente, ma alla stessa velocità e con la fine la stessa pausa. Se siete fortunati dopo la 3 volta  capierete il succo della frase. 

Spesso risulta già difficile capire la persona che ti parla lì davanti a te, che magari gesticola, della quale vedi l'espressione, ma parlare al telefono in inglese non è facile i primi tempi.
Per esempio ieri mi ha chiamato un ristoratore a cui avevo lasciato il resume. Noi avevamo già scartato quella possibilità di lavoro perchè ci è subito sembrato un testa di cxxxo. Ci aveva detto si forse vi chiamerò, forse avremo bisogno, forse vi farò fare 2 ore di prova, non pagate,.... Ma vattene a Fxxxxxo! Ce ne eravamo pure dimenticati, quando ieri squilla il telefono.. "Hello..." e inizia questa voce a parlare.. Beh non capivo nulla. Dovete sapere che questo personaggio deve essere stato di origine francese, perchè aveva un accento fortissimo francese, e masticava le parole all'Australiana, un mix fantastico. Poi si è pure seccata quando gli chiesi se fosse un altra persona. Voglio dire saremo passati in una 20 di ristoranti, e mandato via in gumtree altre 20 mail, non è che io subito capisco chi sei se manco ti presenti. Così poi seccato, si è presentato al mio terzo, "Sorry, but I can't understand you, the call is really poor" ha riattaccato dicendo "If you can't understand me, maybe your english is too really poor.Bye." tu-tu tu-tu
Si si lo so che era una scusa ridicola quella della chiamata disturbata!

Un abbraccio
                    Zyggy

martedì 15 novembre 2011

Perth: The life that you have to know

Come promesso in uno negli scorsi post vi parlo di Perth, di quello che ho imparato in questi 20 giorni, di quello che ho visto, e magari un pò di quello che si dice qui.

Per chi arriva a Perth dall'Italia  si trova immerso in un mondo diverso. Strano. Ho già avuto modo di chiarire che Perth è la regina della stranezza, e a detta di chi è stato altrove qui in DownUnder è la città con più persone strane di tutta l'Australia, ma andiamo un pò nel dettaglio.
La prima cosa contro la quale ogni occidentale deve scontrarsi, inglesi a parte, sono le strade, la guida, e le macchine. Tutto è rovescio proprio come in UK. Se si va in ferie per 5 giorni a Londra può sembrare anche simpatico con le scrittine da leggere nell'asfalto "LOOK LEFT" or "LOOK RIGHT". Quasi come un gioco. Leggi, magari sorridendo, guardi a destra, guardi a sinistra e attraversi la strada. Se sei un turista asiatico puoi anche fare una foto alle scritte, sarebbe infondo parte della tua indole! Ma qui in australia o quantomeno a Perth non ci sono scritte. Non ci sono passaggi pedonali senza semaforo, e soprattutto se arriva una macchina non attraversare sperando che si fermi come in Italia, qui non si fermeranno mai! Per prinicipio se non altro.
L'occidentale medio, scegliendo al 70% un ostello situato in Northbridge, dovrà scontrarsi con una quantità di asiatici indefinita. Se si cammina lungo le strade si troveranno quasi solo negozi asiatici con scritte in cinese, giapponese, thailandese e koreano, mentre su un campione di 100 persone, 70 asiatici delle più svariate sfumature, 20 backpackers, 6 australiani, e 4 aborigeni. Ah, Aborigeni. Ecco un altro punto.
Preparatevi agli aborigeni. Io pensavo che potesse essere molto bello vedere i nativi Aussie, magari provare anche a chiaccherarci insieme per sentire narrare storie di come fosse un anni fa questa città, di come vivessero nel deserto e quali rituali speciali fossero ancora in grado di compiere fottendosene della civiltà evulta. Ma mi sbagliavo. Se vedo un aborigeno ora per strada gli passo distante, cerco di non incontrare il suo sguardo e soprattutto non rivolgergli la parola. Solo una volta scendono la scala che porta da Horseshoe Bridge a Welligton St. urtai per errore contro uno di essi. Mi voltai subito per il solito "Sorry man" e lui si giro mi guardo. Aveva due occhi azzurri come il cielo australiano. Azzurri come l'oceano. Io non ho mai visto occhi così azzurri e belli. Mi guardo per un attimo con lo sguardo fermo e poi mi sorrise mi allungo la mano per ricevere una stretta all'americana, e mi disse "Don't worry, mate". Gli strissi la mano sorridendo e poi via per la mia strada. Ora dopo avere ascoltato tante storie di tante persone posso sentirmi fortunato a non aver ricevuto uno sputo, o uno spintone. Solitamente sono molesti, parecchio, soprattutto le donne. E anche a proposito di una di esse o un anedoto.
Una sera vagavamo senza meta in cerca di un bottle shop dove comprare un birra. - Piccola annotazione: In AU non vendono le birre ovunque, soprattutto non le trovate al supermarket, ma solo nei bottleshop - Avendo trovato chiuso quello vicino l'ostello, pochi passi dopo, ci imbattemmo in questa signora aborigena, sulla 40ina, in stato interessante. Lei ci chiese se cercavamo un bottleshop e si propose di guidarci verso uno di aperto. Nella camminata scoprimmo che aveva 5 figli e che stava cercando di scappare dalla città perchè qui veniva picchiata. E tra una "ciacola e che altra" mi rifilò in mano 4 monete da due dollari chiedendomi di comprarle due birre anche per lei. Non ci trattò ale, anzi ci diede anche un abbraccio infine per ringraziamento. Lì capimmo che puzzava molto e poco dopo che gli aborigeni non possono acquistare alcolici e che forse il suo trattamento di bontà ci fu dato per averle fatto un grosso favore.
A Francesco però, ragazzo conosciuto qui, andò peggio, quando, dovendo offrire una sigaretta a una di loro, la sigaretta scivolò, bruciandola, nella mano di lei. Dopo le imprecazioni di routine ci fu un bel sputo addosso.
Insomma ora sappiamo che va così, basta stare attenti. Anche gli Aussie ubriachi possono essere molesti, ma per mia esperienza cercano più che altro la chiacchierata così su cazzate e poi se ne vanno.
Ultimo ma non minor punto, il backpackers medio deve scontrarsi con i prezzi non proprio economici che ci sono qui. Una birra al bar può costare dagl' 8 ai 20 dollari, e un pacchetto di sigarette dai 18$ in su.
Se si fa la spesa da Woolworths o da Coles si riesce a non spendere moltissimo. Comprando del pane da toast per la colazione, della carne, pasta, pomodoro, verdura varia, un succo di frutta, e poco altro si riesce (per noi che siamo un coppia) a spendere attorno ai 70 massimo 80$ a settimana. Il che non è poi esageratamente tanto.


La città è molto bella e poco distante da qui ci sono spiagge deserto parchi ecc ecc. Se vi piace la natura e la comodità mi sembra fatta per voi. Si vedono pappagalli colorati volarti in testa, corvi osvunque, nello Swan River sembrano esserci anche i delfini.
L'atmosfera è molto rilassata, e i trasforti molto efficenti anche se costosi. Conviene farsi la PerthTrasportCard al costo di 20$: 10$ di tessera e 10$di carica.
Per telefonare se si sta in città vedete voi quale vi conviene di più. Io al momento ho fatto vodafone: 30$ al mese e ho 450$ di chiamate verso tutti, 500MB di traffico internet, accesso illimitato ai social network, e messaggi gratis verso tutti in australia. Ottimo! Se però poi in futuro, come spero di fare io, vi vorrete muovere nell'outback, dovrete passare a Telstra per forza.
Bene ora vi lascio, che andiamo a bere il caffè da Pajeco. Se siete italiani, e venite a Perth, avrete anche voi prima o poi come luogo di riferitmento e ritrovo Pajeco davanti la State Library.




Un abbraccio,
                    Zyggy

lunedì 14 novembre 2011

Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata.

Questi due giorni passati senza lavorare li abbiamo spesi per immergerci un pò nella natura e negli animali caratteristici e non dell'Australia.
Ci sono decisamente molte cose che voglio vedere qui in Australia, e tra tutte esistono dei "must"(cose che devono essere fatte). La giornata di domenica si è dunque dedicata a fare una di queste prime e probabilmente la più semplice.

Dopo essersi ritrovati per il solito caffè da Pajeco, davanti al museo alla State Library, e aver esposto il nostro itinerario pomeridiano ci siamo diretti con altri due amici conosciuti qui a Perth verso Heirisson island. Andrea, ragazzo conosciuto il secondo giorno qui a Perth, grazie al quale abbiamo trovato subito lavoro, e Daniele conosciuto circa una settimana fà, qui da più tempo di noi, a differenza nostra lui si sta sbattendo per cercare un lavoro, con la sfortuna di avere fatto una prova nel posto sbagliato. Con lui abbiamo in comune il fatto di voler girare in Van, e partire intorno allo stesso periodo. Intenditore di motore, e ragazzo simpatico, potrebbe essere un futuro compagno di viaggio on the road.
Heirisson island  è un isola posta sotto il ponte della Causeaway, nella quale c'è un immenso parco non proprio verde, ma molto suggestivo. Sembra un pò di essere immersi in una specie di savana verdeggiante. Cosa ci ha portato qui? I canguri! Sembra essere l'unico posto in città, dove si possono trovare i canguri liberi. Infatti così è stato.
Dopo esserci adentrati per 10/15 minuti, ne scorgiamo uno tra degli arbusti che mangia. Iniziamo a scattare foto su foto, cercare di attirare la sua attenzione perchè non era molto vicino, quando all'improvviso girando la testa ci accorgiamo che nel prato alla sinistra ce n'erano altri 5 che si facevano coccolare da degli asiatici. Molto molto belli! (non gli asiatici naturalmente) Sono i Wallaby, la razza di canguri più piccoli, e quelli presenti nel parco sono tutte femmine salvate dalgli incidenti stradali. Hanno un pelo morbidissimo, e non puzzano affatto. Veramente molto belli.





Oltre ai canguri nel parco abbiamo visto, qualche fiore particolare e un gumtree (famoso per il sito di annunci e per i kaola). Il bello è che tutta questo popò di natura se ne sta in città. Accarezzavi i canguri, e dietro c'erano i gratacieli e i palazzi. Tutto suggestivo, cielo compreso che qui da sempre delle composizioni di nuvole particolari.
Oggi invece per finire in bellezza i days off ce ne siamo andati allo zoo di Perth, situato nel sud della città.
Non per niente piccolo e soprattutto pochi animali sono in gabbia. Solo gli animali pericolosi come tigri, leopardi, leoni, orsi erano in recinti di cemento ben costruiti e in reltà non proprio enormi, alcuni uccelli li tenevano in gabbie, e alcune specie di scimmi come i lemuri se ne stavano in gabbie enormi e attrezzate. Il resto erano animali liberi. Ne abbiamo visti veramente molti. Abbiamo assistito a delle scene di tenerezza tra madre e figlie di orango, e alla guardia dei surricati. E' stata un'esperienza molto bella, anche perchè nella parte degli animali Australiani non c'erano protezioni ne niente, solo una corda per delimitare il sentiero, e abbiamo visto koala, canguri, quokka, altre specie di marsupiali, e di uccelli con il becco nero e lungo 20cm. Un sacco di specie diverse di piante e fiori, compresa la pianta africana che fa frutti a forma di salsiccia da quale deriva appunto il suo nome, Sausages Tree.

Se riesco poi aggiungo delle foto. Siamo entrambi molto stanchi per le lunghe camminate che abbiamo fatto, ma ne vale ogni volta la pena, soprattutto per stare e vedere degli animali e dei posti bellissimi.
Un abbraccio,
                     Zyggy

venerdì 11 novembre 2011

"Forget your lust ... for the rich man's gold, All that you need ... oh, Lord, is in your soul"

Negli ultimi dieci giorni non sono successe molte cose interessanti cossichè non ho aggiornato il blog. Ora vi faccio il punto della situazione.
Venerdì scorso abbiamo deciso di spostarci in un appartamento. L'abbiamo trovato con fortuna in un annuncio appeso in un muro in Northbridge. Abbiamo chiamato siamo stati a vederlo, e abbiamo deciso che faceva con per noi. Abbiamo una stanza per i fatti nostri, con un queen bed, un armadio, un divano, una scrivania. Ottimo!! Era un pò sporco quando siamo entrati noi, e gli accari vivevano sovrani. Ma non c'è accaro che resiste al forte e deciso risucchio dell'aspirapolvere. Fuck Dust! La camera ora è molto carina, ci è costato un pò di dollari comprare tutto il necessario per il letto, e in più una lampada rosa che piaceva a Sofia, un copridivano e ciliegina sulla torta le lucette di natale messe attorno il letto! (Idea di Sofia)
Il lavoro nel ristorante italiano procede, anche se non proprio secondo aspettative.  Lavoriamo ogni sera ma non più di 3ore e mezza massimo 4 a sera. Per il momento essendo l' inizio ci può stare anche bene, però per la nostra idea di mettersi via dei soldi e comprarsi il van ci vorrebbero più ore.
Stasera andiamo a sentire anche in un locale Rock dove suonano sempre musica dal vivo, quasi come in tutti i locali qui, per fare i glasser. Vediamo cosa ne viene fuori. Il locale sarebbe fighissimo. Vediamo un pò. Ora vi lascio, che sofia ha preparato il pranzo. La prossima volta vi racconto un pò di più degli Aussie, e di Perth.
Un abbraccio,
                     Zyggy

mercoledì 2 novembre 2011

Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.

Noi il cielo a dire il vero non l'abbiamo ancora guardato. Siamo cosí presi di guardare dove mettiamo i piedi e di girare la testa prima a destra e poi a sinistra che non ci abbiamo ancora fatto molto caso. Solo ieri a Kings Park ci siamo accorti per la prima volta quanto il cielo sia terribilmente azzurro e blu. Il bello o il brutto e che ce ne siamo accorti solo quando abbiamo visto le foto scattate nel PC. La tonalita varia dal blu mare all'azzurro vernel. Guardando la citta da una delle numerose terrazza presenti nel parco ti sembra tutto cosi grande. SI perche le parole chiavi che finora posso attribuire all'australia sono: Grandezza e Stranezza. Tutto e piu grande! Ma tutto!
Esempio: La bottiglia di coca cola non e da 500ml, ma da 600, o massimo da 450ml: le patatatin fritte sono circa una volta e mezza: I succhi di frutta li trovi in "damigiane" da 3 litri: Le bistecche sono da kilo: e cos'altro... Beh gli animali insetti. La citta e piena di corvi, grandi, almeno alti dai 40 ai 50cm, farfalle grandi come un pugno chiuso. Poi ci sono i papagalli, ma stanno un po piu nascosti. Ma quando li vedi volare vedi il rosso il verde e il giallo delle ali. Stranissimo e bellissimo vederli cosi liberi. Poi cantano. Si sentono cantare molto di piu di quanto si vedano volare, mentre i corvi non cantano parlano. Veramente! Li trovi alla stazione del treno che ti fissano magari in coppia e parlano tra loro, dicono qualcosa e poi camminano e non volano spesso altrove. Incredibili. In volo avranno un'apertura alare di .. boh.. 70cmm penso se non piu.. Huge! Realy Huge! Va beh dai.. Ora chiudo che mi scade l'internet point, di indoviante un po, di un asiatico. Domani aggiorno magari sul lavoro e la casa. Venerdi sicuramente.. IKEA in Perth! Per la nostra vera stanza!
See ya,
Un abbraccio
                     Zyggy

PS: non ci sono accenti perche la tastiera e in asiatico, penso thailandese e non esistono accenti. Quindi scusate so che sara dura :)

lunedì 31 ottobre 2011

L'anima se ne sta smarrita per la stranezza della sua condizione

Secondo giorno a Perth. Ore 16.54.
Da quando siamo arrivati non abbiamo trovato molto tempo di attaccarci a Internet, soprattutto perché in ostello fa schifo e quindi non l'abbiamo fatto. Ieri sera abbiamo scoperto che nel parco vicino l'ostello c'è il wifi libero e va benone. C'è dalle 7 alle 7. Notificherò per precisqarvi il nome di cui non sono sicuro :)
Il Bambù hostel dove alloggiamo ora noi non è un granché ma ci si abitua agli schiamazzi notturni, ad altre persone in camera, e anche a chi in piena notte ti sveglia perché un intruso, un abusivo, è venuto a dormire in un letto, fatalità della nostra stanza ed è talmente ubriaco che non si regge in piedi! :) Ti abitui alla tedesca che vieni in camera a rollare perché ai francesi fuori da fastidio. :) ti abitui poi a doverti cercare una forchetta tra la roba onta nel lavabbo perché qui ognuno fa il cazzo che gli parene soprattutto perché molti sono onti! Giapponesi compresi! :)
In compenso la città è veramente molto bella, con un centro non molto grande ma una periferia immensa..
vi racconterò in più nei prossimi giorni..
Bye bye
Un abbraccio,
Zyggy

venerdì 21 ottobre 2011

Somewhere over the rainbow, way up high, And the dreams that you dreamed of Once in a lullaby

Manca una settimana. La settimana proa quest'ora saremo su un volo, economy class, a bordo di un Airbus 380A, che affrontiamo la ormai iniziata 4 ora di volo. Direzione Dubai. Unica tappa di mezza del nostro viaggio verso l' Australia.
L'altra sera stavo sdraiato a letto, mi stavo per addormentare, e per la prima volta mi è come scesa dentro la sensazione che ancora pochi giorni di normale vita poi per un pò tutto cambia. Come essersi accorti per la prima volta che ancora pochi giorni, e poi amici, famiglia, chiunque a parte lei, non saranno più così vicini. Se ne è andata subito come è arrivata. Ma ti prepara a qualcosa che non puoi preparare. Ho voglia di partire. Non voglio passino velocemente questi giorni. Ci sono cose che devo fare e persone da salutare. Ma non vedo l'ora di partire. Trovo ogni giorno una persona nuova che mi dice che faccio bene, chesarà un esperienza indimenticabile, e che mi fa le congratulazioni. Congratulazioni? Oddio grazie, ma addirittura le congratulazioni? Siamo coraggiosi? Io rispondo sempre che siamo fortunati. Molti non se lo sono permettere, per diversi e noi cerchiamo solo di spendere un anno della nostra vita a fare qualcosa che spero ci possa aiutare, far crescere e divertire.

"Stay hungry. Stay foolish"

Un abbraccio,
                     Zyggy

lunedì 26 settembre 2011

"Nessuno è più misantropo di un giovane deluso."

Ho appreso oggi con, devo ammettere, molta tristezza che un ragazzo con cui mi tenevo in contatto dopo poche settimane dalla sua partenza, è crollato sotto il peso della distanza e della mancanza che separa l'isola delle nostre piccole speranze alla nostra vecchia e triste Italia con i suoi affetti e amori.
Cede il coraggio che si ha provato ad allenare per mesi. Ci si sente come un addestratore di tigri quando l'animale si ribella. Ti accorgi che hai fatto tanto fatica, hai fatto tanti sforzi, sacrifici, mentre le paure ti mordono lo stomaco, e l'idea di mollare si fa più forte. Si prova a combattere ma le forze sembrano essersene andate. Ma allora dove è andato tutto quel coraggio? Dov'è la tenacia? Eppure c'era... Penso se lo sia chiesto molte volte, magari piangendo, stringendo i pugni. Ci sono muri che sono molto difficile abbattere. Se non fossero però da abbattere? E' possibile che certi ostacoli non debbano essere distrutti ma forse rispettosamente scavalcati? Forse i problemi e le difficoltà di oggi vanno affrontati senza violenza ma con chiarezza e tranquillità, pensando che infine poi, un domani saranno i muri portanti del nostro carattere.
Ora non dico che tutti possano riuscirci, e non penso che tutti debbano riuscirci. Io non posso capire , non essendoci ancora passato. Ma vi invito e mi invito a riflettere.
Saranno forse le nostra abitudini a scelte e decisioni affrettate, a condurci verso esperienza del genere? o non possiamo semplicemente immaginare e quindi gestire condizioni del genere? Si può prevedere e in qualche modo prepararsi?
io, dalla parte di quello che dovrà partire, sono certo di dover affrontare situazioni del genere e sono pronto ad affrontarle. Spero di non tornare così presto.
Dall'altra parte, tu, che ti sei sentito così solo e indifeso, non amareggiarti e/o deluderti. Sei stato comunque coraggioso. Sei partito, hai provato, ed hai visto che non fa per te. Ma hai provato! Concludo citando:


La tua vita sia tessuta di delusioni piuttosto che di rimpianti.
"Anselmo Bucci"

Un Abbraccio,
                         Zyggy

giovedì 22 settembre 2011

"Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscono essere prese, comprese o sorprese"

Eh si, direi che a volte resta il dubbio meno poetico e filosofico se ci sono o ci fanno!
Su su scherzo! Non vi arrabbiate ragazze. Diciamo che a volte alcune di voi sporadicamente, non si capisce con cosa ragionino. Ma non abbiatela con me non sto trasformando un post sul mio viaggio in uno sfogo contro di voi. Infine siete fatte così, e ci piacete, sebbene costi ammetterlo, anche per quello.
Perchè dunque questa piccola prefazione? Perchè abbiamo finalmente fatto il visto!
Il tanto agoniato e desiderato Working Holiday Visa, è legato indissolubilmente al nostro numero di passaporto (qui da noi direbbero: "Come el bueo col salado").
Ma la strada per ottenerlo non poteva essere priva di ostacoli.
Entrambi seduti davanti il pc dopo avere ricaricato la PostPay di Sofia ci decidiamo, un soleggiato sabato pomeriggio, a compiere l'ultimo step burocratico per l'Australia, rinunciando così alle gioie e al divertimento di una delle ultime giornate d'estate boreale. Compiliamo il modulo con perizia e precisione, come per me è consono, cercando di capire ogni frase, ogni parola, every fuckin dots!
Arriviamo in fondo, inseriamo numero numero PostPay e dati vari..Submit... Denaro insufficiente!
Cosa?! riproviamo...Denaro insufficiente! Non può essere, l'avevo ricaricata  il giorno prima dei soldi miei e quelli di Sofia. Non capendo decido così che non può essere e cerco in internet il numero verde delle poste italiane e chiamo.Trovo un operatore competente e abbastanza gentile, cosa già strana trattandosi delle poste.
La carta era carica, ma era un PostPay Junior, che Sofia fece anni fa, prima di essere maggiorenne, e che aveva delle limitazioni sui pagamenti online. Naturalmente la limitazione era un cifra inferiore a quella del visto. Dunque? salvo l'application del visto e rimando a lunedì, giorno le ha prenotato 4 giorni di vai e vieni dalle poste. Prima per rifare la nuova PostPay, e poi per prelevare tutti i soldini, che grazie alle limitazioni offerte dalla Junior non potevano neppure essere prelevati tutti assieme. Ma tutto è bene ciò che finisce bene, e così a 9 giorni dal quel sabato riesco finalmente, seduto comodamente nella mia scrivania, a completare l'application, stampare un pò di dati, e vedermi recapitare alla mia casella mail l'approvazione del visto in giro di 3ore. Fantastico!
Il giorno dopo lo fece Sofia. Bisogna sapere che per fare il visto sono necessari i seguenti documenti:
- Passaporto;
- Carta di credito, o PostPay;
- La propria mail dove farsi recapitare la mail che ti dice se è stato approvato o no.
Non molte cose. Sofia era attrezzata a tutto, reduce da una compilazione già eseguita assieme, doveva solo ripetere il processo, e concludere questa volta in bellezza.
"Resta il dubbio, dopo tanto discorrere,..." perchè ha segnato NO dove le chiedevano se voleva ricevere notifiche via mail? Quindi "Resta il dubbio, dopo tanto discorrere,..." perchè dopo aver controllato un sacco di volte i dati scritti e altre cose non le sia venuto in mente che, UNO, dei tre documenti necessari per il visto fosse la mail?
Così dopo un paio d'ore di attesa, mi chiese di controllare sulla sua casella di posta elettronica se questa tanto attesa mail potesse or ora essere sopraggiunta in si fatto luogo. Avendo lei due mail, una che le ho creato io "seria" con GMail, e una vecchia su hotmail, alla mia domanda: "Amore, quale mail hai messo nella compilazione del visto?", in lei scatto qualcosa. Il criceto si alzo dal divano in cui poltriva le sue ore di pigro far niente e comincio a prendere a pugni la Heliamphora pianta carnivora della famiglia delle Sarraceniaceae che le mangiava tutti i neuroni, non cosciente che potessero servire alla sua madre natura, mentre il Dragone Asiatico simbolo di saggezza fluttua nell'aria colpendo la testa della pianta con i suoi piccoli piedini, e incitando il criceto a compiere il suo dovere nella ruota della ragione. In quello scenario epico e paradossale dentro la sua testa, ritorno in sè, e si ricordo di non aver mai inserito l'indirizzo mail.
Riparte così il giro di chiamate per capire meglio la situazione. Nel sito del governo Aussie tutto sembra apposto, ma quella mail? era così necessaria?
Dopo aver contattato ambasciata e agenzia di viaggio, capiamo che a nulla vale uno sciocco pezzo di carta e che la telematica ha già tutto registrato.
Rilassati e più sereni ci abbandoniamo all'idea che tutto sia OK, e che alla fine la svista non è stata decisiva. Io avevo la mia mail stampata e tutto, lei aveva tutto tranne la mail. Tutto ciò fino a ieri. Non ci crederete mai, ma in giro di 6 giorni era stato spedito dalla DownUnder e recapitato a casa una lettera con dentro le pagine del visto che io ho ricevuto per mail. PER POSTA! Dall'altro emisfero. In sei giorni. Ci mette sei giorni la cartolina che mando da Jesolo ad arrivare a Vicenza! Incredibile!
Sorpresi ora viviamo più sereni le giornate che ci separano dalla nostra partenza. Manca poco più di un mese, e nel mezzo ci sono molte cose da fare. Prima di tutte, smettere di lavorare! Ma dovrò attendere ancora una settimana.

Un abbraccio,
                      Zyggy.

martedì 2 agosto 2011

E' comune defetto degli uomini, non fare conto, nella bonaccia, della tempesta

E' comune difetto degli uomini vero, ma cavolo pure in vacanza?!
La gioia nel cuore quando si sale in macchina con destinazione mare e/o vacanza è sempre alle stelle. Si sta con le persone a cui si vuole bene, e si sa che si passerà una settimana o 2 (per i più fortunati) di relax e riposo. Così ci sentivamo io e Sofia sulla strada per Stara Baska. Noi, innamorati, soli, due cuori una capanna, anzi una tenda. Tenda che ironia della sorta abbiamo dovuto comperare lungo il tragitto. Non che fossimo partiti senza chiaramente, ma circa a trieste ci viene alla mente che i pali della tenda dove dormire erano rimasti sul tavolo in giardino....eh va beh! Allunghiamo un pò la strada entriamo a trieste e, tra salite e discese, indicazioni poco chiare, e sensi unici, riusciamo a trovare un negozio per lo scopo. Comperiamo una tenda, in sconto, pure bellina, a 50 €! E rieccoci pronti e allegri per ricominciare il viaggio, appena dopo una sosta al bagno. Se il primo ostacolo era stato superato ora la sorte ci aveva affidato un altra sfida. La cistite della mia dolce metà! Povera gioia. Riparte la ricerca, alla volta della farmacia, e fortuna volesse essere propria lì accanto. Entra, compra, e ritorniamo di nuovo a essere pronti per rimetterci in macchina. Con il sole negli occhi, un bel respiro purificatore, e tanta voglia di mare. Il viaggio va tranquillo un pò di coda e circa 10 soste per pipì. :)
Arrivati al campeggio scegliamo il nostro posto. Il montaggio ci occupa 3 ore. Ma che splendore di baracchetta! (alcuni campeggiatori ci dissero: "So romantic, so exotic" ahaha )

Quest'anno super attrezzati rispetto all'anno scorso eravamo preparati a tutto.. o quasi.
Dico quasi perchè ciò che dovemmo affrontare quella notte era ben oltre ogni aspettativa. Verso le due inizio a piovere, e in tenda te ne accorgi subito. Così esco a controllare che tutto tenga e non filtri acqua e tutto è perfettamente funzionante. Soddisfatto me ne ritorno dentro. Passarono 10 minuti e inizio a piovere fortisstimo i lampi illuminavano tutta la tenda a giorno e i tuoni erano fortissimi. Dovetti uscire di nuovo. Il vento incalzava, e spostava la pioggia sotto il gazebo. Misi al coperto il necessario e mentre salvavo il salvabile, contro ogni aspettativa la pioggia aumentò, il vento spengeva e dismisura, e la struttura presentava le prime difficoltà. Iniziava a piegarsi, e io non sapendo più cosa fare mi misi a sorreggerla per aiutare la sua lotta contro il vento. Ci diede una lieve tregua. Io e lui amici di questa guerra assaporavamo il gusto della vittoria contro la sventura. Ma ride bene chi ride ultimo e la natura ha voluto affermare la sua forza. Il vento riprese forte molto più forte di prima. La pioggia ora era indomabile pure sotto la struttura. Sofia ancora all'interno della tenda accusava le prime gocce di pioggia. Poi è stato tutto veloce. La copertura della tenda contenente cibo e  attrezzatura cominciava a saltare. Poi comincio a saltare la nostra. Ero tutto bagnato fradicio e cominciava a esserlo anche Sofia all'interno della tenda. Regnava sovrano il frastuono dei tuoi, il chiarore dei lampi, il tonfo del vento contro il telo di cerato che ormai era una vela, le nostre urla e la paura. Puntato a terra, cercavo di trattenere il gazebo che ormai esanime si stava ripiegando su di me. I pali si piegavano vicino le mie mani. La battaglia era perso e l'unica soluzione era la ritirata. 
La notte è passata con noi prima nei bagni e poi chiusi in macchina a vedere la nostra struttura accartocciarsi.
Il giorno dopo tutti sono stati gentili e carini nell'offrici un caffè, mentre noi smontavamo tutto quello che era crollato e facevamo il conto dei morti. 
La deicisone successiva fu quella di andare a cercare un appartamento. Trovato facilmente. Un mini molto carino, da dove riprovavamo a ricominciare la vacanza ignari che non tutto era passato.
Fu dunque il lunedì sera che con la mia Sofi dolorante abbiamo fatta visita al pronto soccorso di Krk. 
Nulla di grave e risolto nella giornata successiva per fortuna, ma un altra notte era passata con preoccupazioni e non proprio tranquilla. 
Da lì in avanti per fortuna non ci furono altre sciagure e la vacanza, sole a parte, proseguì magnificamente.

Il destino ha messo alla prova forse il nostro legame, il nostro amore, e la nostra autonomia. E direi che la prova è stata superata. Speravamo in un pò più di sole, in un pò più di mare, ma questo lo rimandiamo ad ottobre. ;)

ps: Si si lo so è veramente lungo! :D

lunedì 18 luglio 2011

Le mie paure

Ci sono tanti motivi di aver paura, è qualcosa di incondizionato. Sia ha paura sempre di cose che non si conoscono. Si ha paura quando conosci troppo bene qualcosa, e hai paura che cambi. Si ha paura delle cose più brutte per noi, e si ha paura perfino delle cose più belle che potrebbero accaderci.
Io penso che la paura sia una cosa molto sana. Gli incoscienti non hanno paura, i coraggiosi la sfidano, i giocatori la studiano, i paurosi la temono. La paura rende molto spesso bello ciò che facciamo. Fare qualcosa di cui si ha paura, e poi vedersi superarla porta gioia e orgoglio verso noi stessi.
La vita è un cammino che porta spesso ad avere molte paure. Bisogna essere coraggiosi e riuscire ad andare avanti sempre eliminando gli aspetti negativi delle situazioni guardano i lati positivi e trarne sempre qualche beneficio.
Non tutto però si può controllare. Non possiamo sempre decidere noi come debba andare seguendo la strada migliore. Il destino, che rimane per me tutto ciò che non siamo in grado di controllare, spesso impone i suoi binari. In molte situazioni siamo noi a influenzare queste traiettorie, ma ci sono degli eventi che accadono, solo perchè lui ha deciso, e tu non puoi dirgli niente. Meglio, puoi dirli, urlarli contro, ciò che vuoi ma tutto è inutile. In quei momenti la vita dell'uomo diventa dura, mentre tutto il resto sono nostre colpe.
Ci sono molte paure prima di un grande viaggio. Io non ho paura di stare lontano da tutte le persone che mi hanno affiancato fino ad oggi, non ho paura di trovarmi a badare a me stesso, non ho paura piangere per poi rialzarmi. Mi conosco, ho molte paure, ma mi ritengo un giocatore coraggioso di questa vita. L'ho capita io la vita. Ci vuole mettere alla prova, ma se noi impariamo che siamo siamo solo una goccia di un fiume, se capiamo che il nostro fiume è il più bello e che siamo fortunati a fluirci dentro, se impariamo ad amare la vita, il fiume ci spinge, nella direzione giusta, senza farci sbandare, deviare, naufragare.
L'ho imparato tutto questo, ma non basta. Purtroppo qualcosa di imprevedibile accade sempre. Così la mia unica paura prima del mio viaggio rimane la mia salute.
Non godo della miglior salute al mondo. Sono allergico a diverse cose ma fino ad ora ho vissuto sempre senza difficoltà. Ultimamente ho avuto un pò di ricadute di asma quando vado a casa della mia fidanzata.
Ci sono delle paure in più nel partire sapendo che si hanno determinati problemi e quando mi si toglie il fiato, e la gabbia toracica sembra comprimersi riesco a pensare che sono stato sfortunato ad avere questi problemi, penso che senza potrei stare meglio, e codardamente ricordo a me stesso che ci sono molte persone che stanno in situazioni peggiori e io ho solo qualche piccolo problema. Mi chiedo però perché a me? Io che questa vita la amo. Ma forse più i giorni passano, e più la amo, più ho paura di perderla. Ed è forse proprio questa la mia paura più grande! Per capirlo bastano quei pochi respiri a pieni polmoni appena sto meglio!
Così voglio dire al mondo che ci sta uccidendo che si fotta. Io questo vita l'ho desiderata e la difenderò fino all'ultimo respiro, anche fosse questo fragile e debole dirò alla mia vita: "TI AMO"

martedì 21 giugno 2011

It's not time to make a change

Benvenuta estate!
Oggi è il solstizio d' estate, gli esami di maturità sono lontani solo un giorno, il sole è già molto caldo nonostante si faccia molto desiderare quest'anno. Ci sono quattro ragazzi che corrono con le biciclette al di là della via, altri riposeranno tranquilli nel divano davanti a un bel cartone delle 14, altri e altre ancora con la schiena ricurva come a proteggere quel che studiano, e poi ci sono io. Ventenne diplomato con un bel lavoro ben pagato, seduto nella mia scrivania, a scrivere piuttosto che lavorare. E' proprio estate! Si aprono le finestre nonostante l'aria condizionata per sentire un pò di vento. I jeans fanno sudare le gambe, e rimpiangere un lavoro all'area aperta, mentre i gomiti si appiccicano al tavolo. E' proprio estate! Benvenuta estate!
Ci sono miliardi di persone che vivono la vita in questo preciso momento, che provano emozioni diverse, e tra tutto questo trambusto di vite più o meno vicine alla mia, sembra impossibile fare a meno di pensare che se oggi per te è un giorno importante per le altre persone è solo un semplice giorno; eppure tu sei convinto che ci sia il mondo che ti gira intorno. In questi giorni mi sento come in uno di quei film in cui si canta una canzone saltando in mezzo a un parco e tutti si mettono a ballare la tua canzone conoscendone parole e coreografia. Mi sento partecipe di una vita che quasi quasi non sembra neppure la mia, quanto surreale e bizzarra è la situazione. In fondo non capisco di cosa mi meraviglio, l'ho sempre saputo sotto sotto, l'ho sempre sognato, quell'aereo che partiva per andare lontano. Ho immaginato quel momento migliaia di volte, senza mai sapere in fondo dove poteva portare quell'aereo. Ho sognato che fosse la musica a portarmi lontano, ho immaginato che potesse essere il lavoro a farmi viaggiare, senza neppur lontanamente immaginare che un giorno, oggi, avrei dato a quel volo un volto e una destinazione.
Nell'ultimo anno sono diventato una persona nuova, sono cresciuto, ho desiderato guardarmi attorno e capire da che parte volevo stare. Non ho capito qual'è il mio posto. Ho capito che non sto bene a sinistra e neppure a destra. Ho capito che ci sono tante persone che vivono la propria vita e poche che ne capiscono il senso. Io amo la vita, perchè ha molti più programmi lei per noi di quanti noi possiamo immaginare. Ho scoperto che se te le dai fiducia lei non ti delude.
Oggi credo nella mia vita, credo nel mio futuro, credo che fino a che io ci sarò lei sarà con me e crederò in lei.
Oggi è il primo giorno d'estate e quest'anno la mia estate sarà lunghissima. Benvenuta estate! Benvenuta Australia ufficialmente nel mio futuro!